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Torino, 23 settembre 2014

 

COMUNICATO STAMPA UILM TORINO

 

Che il nostro Paese sia in una situazione drammatica tutti lo sanno e che debba cambiare verso di marcia é assodato.

E’ altrettanto assodato che, tra riforme da fare, mezze riforme fatte e riforme annunciate si stia creando solo confusione.

In questa confusione CGIL CISL UIL, rimettendo al centro il tema dell’equità, hanno sollevato, con una piattaforma unitaria, due questioni prioritarie: previdenza e fiscalità.

In un Paese normale si sarebbe avviato un fitto confronto col sindacato, soggetto che rappresenta milioni di cittadini e le loro esigenze, ma questa classe politica normale non lo è .

Il Governo ha sviato la discussione inventandosi una nuova priorità, l’Art 18, come se il cancro che ha generato la crisi fosse l’Art 18 e facendo credere che la sua demolizione ne sia la soluzione.

Noi della UILM di Torino riteniamo singolare sentirci dire che la flessibilità in uscita rilancerà investimenti e interventi sulla nostra industria visto che oggi come ieri, assistiamo comunque, con nomi diversi, alla fuoriuscita di centinaia e centinaia di lavoratori dai posti di lavoro. Nel contempo vediamo il mantenimento di diritti acquisiti da parte di quella politica che, invocando il cambiamento per gli altri, dovrebbe dare il buon esempio.

Tagli alla spesa della politica pochi e insignificanti, stipendi ritoccati ma non in linea con quelli europei, vitalizi intoccabili con pensioni a 52 anni, niente su una politica industriale e via di questo passo.

La UILM di Torino di fronte a questo sistema non equo e sviante rispetto alle vere priorità del Paese, ci impegniamo a sollecitare la Uil, affinché si modifichi in modo unitario la piattaforma, mettendo al centro della discussione il mercato del lavoro e l’articolo 18, ribadendo che il cancro di questo Paese non sono quei pochi diritti rimasti ai lavoratori ma un inadeguato agire della politica ed il malaffare: solo affrontando velocemente e incisivamente questi temi, dando soluzioni vere al Paese, si potrà evitare un’acuirsi della crisi e lo sciopero generale.

Maurizio Peverati

Segretario Generale Uilm Torino