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AERONAUTICA : riflessioni

 

E’ di queste ore la voce che la Cina sta ponendo sul mercato un prodotto militare in contrapposizione allo JSF della Lockeed Martin, meglio denominato F-35, cui componenti, vedi ala, è realizzata nello stabilimento di Cameri provincia di Novara, con creazione di nuovi posti di lavoro.

 

Un prodotto, quello cinese, che sembrerebbe competitivo non solo sul versante militare, per le sue versioni tecniche, ma anche economico.

 

Questi richiami per affermare che mentre alcuni nel nostro paese si dilettano a filosofeggiare se produrre prodotti militari da guerra o da pace nel mondo, i Paesi provvedono senza molti fronzoli a creare lavoro. E così mentre noi discutiamo del lavoro altri realizzano.

 

Certo, sono affermazioni che possono apparire sempliciste queste, poiché, per creare “lavoro” occorre determinare una serie di altre condizioni nel nostro paese, vedi: riduzione prelievo sui redditi da lavoro, de-tassazione e de-contribuzione salario produttività in forma strutturale, revisione spesa pubblica e degli assetti istituzionali per aumentare l’efficienza, politiche industriali ecc. Il punto sta proprio qui e vale a dire che nel frattempo che tali condizioni si determinino proviamo a non essere troppo schizzinosi nel prendere quanto, le iniziative sovra-nazionali definiscono ed in particolare quando queste appartengono a settori strategici, come può essere quello aerospaziale, in veste di ricerca e sviluppo seppur in collaborazione, date le cifre in gioco.

 

 

 

                                                                                  Matteo FERRAZZANO

                                                                                   Segreteria Torinese Uilm

 

    4/10/2013                       Ufficio Stampa Uilm