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DETOMASO, ROSSIGNOLO CHIEDE ANCORA "I Rossignolo non sono più credibili, speriamo nel fallimento in modo che possano farsi avanti nuove imprese". Così ha commentato il segretario GIUSEPPE ANFUSO la notizia che i proprietari della De Tomaso hanno chiesto altri 55 milioni di euro alle Istituzioni per continuare a tenere in vita l’azienda, intenzione riportata in una lettera all’assessore regionale al lavoro Claudia Porchietto. Poi varie ipotesi, dal rivalutare il marchio, da 1,4 milioni di euro a 40 o l’immobile per sfruttarlo come garanzia. Piani non credibili secondo Anfuso che ai giornalisti ha ricordato: "E’ da due anni che i propositi di Rossignolo non convincono la Uilm. E’ già stato erogato denaro pubblico senza risultati. Adesso aspettiamo i prossimi incontri per verificare se ci saranno termini per dare garanzie ai lavoratori e salvare lo stabilimento".
DE TOMASO STORY Ottobre 2009: i Rossignolo rilevano la fabbrica Pinifarina di Grugliasco e nasce la De Tomaso. Maggio 2012: in oltre due anni non viene prodotta nemmeno un’auto, la De Tomaso va in liquidazione. Luglio 2012: il giudice valuterà l’istanza di fallimento presentata da uno dei tanti creditori dell’azienda.
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