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NE’ MOBILITA’ NE’ PENSIONE: SOS

Cresce tra centinaia di lavoratori la preoccupazione per via dei recenti provvedimenti del Governo che hanno messo gravemente in difficoltà alcune famiglie. Il Decreto Legge 78 del 31 maggio 2010 ha spostato i termini di decorrenza dei trattamenti pensionistici stabilendo in dodici mesi l’attesa, invece prima erano pochi mesi.

Alcuni lavoratori, inseriti in un percorso di mobilità incentivata al pensionamento, si trovano in una difficoltà estrema perché:

PER QUEI 12 MESI NON AVRANNO

NE’ MOBILITA’ NE’ PENSIONE

per questo Cgil-Cisl e Uil hanno dato vita ad un COMITATO di analisi per comprendere nel dettaglio cosa fare.

"Questa situazione è del tutto inaccettabile – dichiara il funzionario DONATO VALENTE rappresentante Uilm Torino nel Comitato – Vorrei ricordare che i lavoratori hanno scelto la mobilità, al seguito di crisi aziendali, solo con l’assicurazione di avere la continuità del reddito con l’aggancio alla pensione. Oggi, per un provvedimento che ha effetti negativi (poiché negli effetti retroattivo) vengono penalizzati. Se avessero saputo prima del Decreto quelle stesse persone avrebbero fatto scelte molto diverse e ciò non va dimenticato. Si palesa una vera e propria ingiustizia. E’ indispensabile che vengano rispettati gli accordi presi con le Organizzazioni Sindacali e che i MINISTERI COMPETENTI E IL GOVERNO DIANO RISPOSTE IMMEDIATE".