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NE’ MOBIBITA’ NE’ PENSIONE: ASSEMBLEA PUBBLICA
Il Comitato "Lavoratori in mobilità, ma senza pensione" che si è recentemente costituito con il con il sostegno di CGIL CISL UIL di TORINO, e rappresentato per la Uilm di Torino dal funzionario DONATO VALENTE, ha organizzato Un’ASSEMBLEA PUBBLICA Lunedì 21 Novembre 2011 ore 17,00 Presso Camera del Lavoro di Torino Sala Pia Lai Via Pedrotti 5 A Torino
PREMESSA Il Decreto Legge 78 del 31 Maggio 2010 (diventato Legge 122/2010) che stabilisce in dodici mesi l’attesa della decorrenza dei trattamenti pensionistici (tra la maturazione del diritto e il percepimento della pensione, precedentemente limitata a pochi mesi), sta causando, tra i lavoratori posti in mobilità negli ultimi anni, una forte preoccupazione rispetto alla possibiltà di aggancio tra fine mobilità e decorso della pensione. In sostanza questi lavoratori vengono, e verranno, a trovarsi in una situazione tale per cui, terminato il periodo di mobilità , previsto a suo tempo, non riceveranno più la mobilità e contemporaneamente non percepiranno ancora la pensione e saranno quindi persone a reddito zero.
A parziale deroga di quanto sopra, il comma 5 dello stesso decreto prevede l’applicazione della vecchia normativa sulle finestre al numero limitato di 10.000 casi; per tutti gli altri è invece previsto un generico impegno del governo a stanziare i fondi per il prolungamento della mobilità. Al momento, però, l'INPS ha anticipato gli assegni di prosecuzione della mobilità, per i lavoratori ai quali era scaduta, solo per i mesi di luglio ed agosto, ma non ha disposizioni per l'erogazione dell'assegno per i mesi successivi. Siamo quindi
in una SITUAZIONE per cui coloro che HANNO RAGGIUNTO IL REQUISITO
pensionistico non sanno se sono nei 10mila salvati ( e avranno la pensione
in base alle vecchie finestre, seppure in ritardo) oppure dovranno attendere
il raggiungimento della nuova finestra senza avere, al momento, la certezza
che l’erogazione della mobilità prosegua ! Se a questo
aggiungiamo il fatto che le pensioni sono nuovamente sotto tiro, è evidente
che se mai passasse una modifica tale da innalzare i requisiti per la
maturazione del diritto ( per non parlare delle proposte di abolizione delle
pensioni di anzianità ) questi lavoratori, andati in mobilità volontaria, in
base alle leggi vigenti al momento delle dimissioni, non solo si
troverebbero a dover attendere l'attuale finestra annuale, ma
precipiterebbero in una rincorsa senza fine verso il raggiungimento dei
nuovi requisiti, e, il tutto, in una situazione di reddito zero ! IL COMITATO RICHIEDE:
GLI OBIETTIVI DEL COMITATO SONO I SEGUENTI:
Tutti quelli che vogliono aderire al comitato possono inviare una mail a : uilmpiemonte@tiscalinet.it con il seguente testo: Io sottoscritto .............................. e-mail .......................................... telefono...................... ex-azienda di appartenenza ………………… finestra attesa per pensione: ......................... tipo mobilità (breve, lunga): ........................... autorizzo l'inserimento del mio nominativo (con indicata l'ex-azienda di appartenenza) tra gli aderenti al
"Comitato Lavoratori in mobilità,
ma senza pensione" |