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SCIOPERO GENERALE CGIL CISL UIL : A TORINO PRESIDIO UNITARIO IN PIAZZA CASTELLO PER DIRE NO A UNA MANOVRA INIQUA E INGIUSTA.

 

Migliaia di lavoratori hanno partecipato al presidio unitario davanti alla Prefettura, organizzato da Cgil Cisl Uil Torino nell'ambito dello sciopero generale di tre ore, indetto il 12 dicembre per dire no a una manovra iniqua e sbagliata che colpisce ancora una volta i soliti noti, lavoratori e pensionati, risparmiando i ceti più agiati e l'area dell'evasione fiscale.

 

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Prima di essere ricevuti dal Prefetto, i tre segretari generali torinesi, Donata Canta, Nanni Tosco e Gianni Cortese, hanno ribadito dal palco le ragioni della protesta dei sindacati confederali. “La manovra del governo - hanno sottolineato i tre segretari - ha effetti molto pesanti sui pensionandi, pensionati e lavoratori torinesi. Ancora una volta è il mondo del lavoro a pagare e quello dei pensionati che non hanno la rivalutazione sulle loro pensioni, senza contare la forte penalizzazione per chi è vicino alla pensione e dovrà lavorare anche sei anni in più, in particolare le donne. Nel nostro territorio, che ha dato molto al Paese e ha contribuito con sacrifici alla sua crescita, ci sono lavoratori in mobilità espulsi dal lavoro che si ritroverebbero, cambiando i punti di arrivo della pensione, in una situazione drammatica, senza coperture reddituali e obbligati a lavorare in un posto di lavoro che non c'è più. Oltre alla crisi del sistema produttivo siamo preoccupati degli ulteriori tagli agli Enti Locali che potrebbero compromettere seriamente il nostro sistema di Welfare, già parecchio indebolito dalle precedenti manovre. Chiederemo al governo e alle forze politiche che lo appoggiano e che si apprestano a dare la fiducia, di operare affinché ci siano delle modifiche alla manovra del Governo Monti che produrrà effetti recessivi sull’economia, riduzione del potere d’acquisto di milioni di famiglie di pensionati e lavoratori, fondati rischi per l’occupazione. E’ necessario distribuire diversamente i pesi della manovra, toccando quei santuari che ancora una volta non partecipano agli sforzi del Paese". I tre segretari generali, nel consegnare al Prefetto gli emendamenti che costituiscono le proposte di modifica alla manovra, hanno sottolineato i rischi che l'impoverimento costante dei redditi delle famiglie, a partire da quelli dei pensionati, possa essere motivo non solo di nuove povertà, ma anche di rottura della coesione sociale che in questi anni, pur con grandi difficoltà, il nostro territorio ha sempre difeso e conservato.

 

Torino, 12 dicembre 2011