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DALLA SALA ROSSA SOSTGNO ALLA FIOM: UNA VERGOGNA!

 

Ieri il Comune di Torino ha pubblicato il sottostante comunicato stampa cui il nostro segretario Maurizio Peverati oggi duramente risponde.

 

 

IL COMUNICATO DI CHIAMPARINO

Sostegno e solidarietà alla Fiom ed alle sue proposte di referendum sull’accordo e di contrasto alla crisi è stato espresso dal Consiglio comunale di Torino. L’ordine del giorno, primo firmatario Antonio Ferrante di Rifondazione comunista, ha ottenuto 18 voti a favore, 6 contrari, 3 astenuti. Nel documento si sottolinea come in molte fabbriche metalmeccaniche, dopo l’accordo separato con Fim Cisl, Uilm Uil, i lavoratori abbiano messo in atto iniziative di lotta, a fianco alla Fiom, che rifiutando l’ipotesi di accordo, chiede un referendum tra i lavoratori “per ripristinare la democrazia sindacale nei luoghi di lavoro”. Secondo i firmatari dell’ordine del giorno, con l’accettazione dell’accordo separato da parte di Fim e Uilm, viene svalutato il salario con una programmazione della riduzione del suo valore reale.

 

LA RISPOSTA, INVIATA ALLE AGENZIE, DELLA UILM

 

La Uilm non darà senz’altro indicazione ai propri iscritti, alle prossime elezioni, di votare il Partito Democratico, e tutti quelli che si sono espressi a favore dell’ordine del giorno, se il Pd provinciale e regionale non assumerà posizioni diverse da quelle del Consiglio Comunale.

 

L’iniziativa del Consiglio Comunale di Torino, di esprimere solidarietà alla Fiom al seguito della firma dell’accordo separato (il terzo in dieci anni non firmato dalla Fiom) sulla base del nuovo modello contrattuale è vergognosa!

 

Con tutti i problemi che la politica dovrebbe affrontare per il bene del paese e dei cittadini vista la grave crisi,  cosa fa il Consiglio Comunale di Torino?

 

Approva un documento demagogico che ha tutta l’aria della propaganda in vista della imminente campagna elettorale.

 

E lo approva a ben 9 mesi dall’accordo separato: un po’ tardi vero?

 

La Uilm che rappresento non può accettare ciò che è stato scritto e per questi motivi:

 

1. Anche se la Fiom è il sindacato più “noto” e caro alla sinistra, non è consentibile schiacciare tutti gli altri.

2.Non è consentibile misurare le ragioni con il metro di giudizio della notorietà.

3.Non è consentibile che la Fiom incassi solidarietà da Chiamparino per mera opportunità elettorale, ne va del rispetto di chi come noi sta tentando di dare risposte concrete alla gente. Rammento che la nostra cultura ha come base fondante il rispetto delle minoranza concetto ribadito nella nostra Costituzione.

4.E’ un’ingerenza della politica non richiesta, come se un sindacato andasse a criticare gli equilibri nelle coalizioni partitiche.

5.Chiamparino e il Pd dimenticano di essere stati eletti con i voti e l’impegno di militanti di cui molti iscritti alla Uilm.

6.Nell’ordine del giorno non si affermano verità ma concetti di parte a favore della Fiom. Si dice che neghiamo la democrazia sui luoghi di lavoro ed è inaccettabile.

 

8-febbraio 2010

Maurizio Peverati

Segretario generale Uilm Piemonte