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REFERENDUM SU RIFORMA CONTRATTI? ASSOLUTAMENTE NO!

 

Il solito film, visto e rivisto mille volte, con una Cgil che pur di fare un po’ di bagarre ha proposto di indire un referendum sulla riforma del modello contrattuale siglata da Uil e Cisl. Si, avete capito bene, la Cgil propone referendum su un accordo che non ha firmato!

E’ assurdo, così come lo sono i continui “no” pronunciati in questi mesi, dei “no” che forse sono di natura politica. La Uilm Piemonte ci tiene a ribadire che il protocollo, così come titolato da tutti i quotidiani nazionali, rivoluzionerà le trattative tra sindacati e imprese migliorando, e ammodernando, il sistema di relazioni tra le due parti. Sono tante le novità introdotte che noi difendiamo.

Si potenzia il secondo livello ovvero si da una maggiora capacità di recepire le differenze tra i vari territori. Cambia il meccanismo dell’inflazione liberando gli aumenti contrattuali dalle scelte del governo in campo inflazionistico. E’ un grande passo avanti visto che, come molti sanno, l’inflazione programmata non è quasi mai vicina a quella reale. Queste valutazioni le farà un ente terzo. Modifiche  che riguarderanno sia i contratti del settore pubblico che privato. Produttività, redditività, qualità, efficienza ed efficacia sono parametri che diventeranno sempre più importanti per la definizione degli incentivi di secondo livello. Un cambio anche culturale, oramai necessario. Per chi non usufruisce del secondo livello? Quote aggiuntive di salario garantite. Ma poi la grande novità riguarda i tempi dei rinnovi? Tempi certi per la conclusione delle trattative e disincentivi per chi volesse dilungarsi strategicamente troppo. Un passo avanti fondamentale per ammodernare il sindacato!

 

La UILM PIEMONTE invita la CGIL a riflettere su due punti interrogativi.

 

1-I referendum fanno onore ma, è giusto che li chieda chi non ha firmato?

 

2-La Cgil non farebbe meglio a consultare i propri lavoratori chiedendogli, preventivamente, se era opportuno o meno firmare l’intesa invece di isolarsi lasciando andare avanti solo Uil e Cisl?