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INDESIT “VALUTA” SE CHIUDERE LO STABILIMENTO

 

Sino a prima delle ferie la Indesit di None affermava che nonostante alcuni problemi di concorrenza, l’azienda era sostanzialmente sana. Purtroppo ci hanno comunicato che stanno valutando la possibilità di dismettere il sito. Un fulmine a ciel sereno per il sindacato e i lavoratori. Il segretario Dario Basso (foto a lato) ha dichiarato: “Ritengo sia impensabile e non accettabile, questa prospettiva in quanto fino ad ieri l’azienda era data per sana, progettava ed investiva per il futuro. Non trovo accettabile che si disattendano tutte le dichiarazioni così, senza altre spiegazioni.  Ricordo che il territorio non vive, così come tutto il comparto metalmeccanico, un momento tranquillo e nella fattispecie i lavoratori impiegati sono in prevalenza monoreddito. Il sindacato si opporrà a questa decisione aziendale cercando di favorire soluzioni che non gravino sui lavoratori” Il segretario nazionale settore elettrodomestici Gianluca Ficco ha aggiunto: “Purtroppo non si tratta di un caso isolato. Faremo di tutto per tutelare e difendere i posti di lavoro”.  Alcune riflessioni analizzando i dati. La produzione era passata da 799 mila pezzi del 2007 a 850 mila pezzi nel 2008. Erano stati realizzati investimenti per una uova piattaforma e per un nuovo prodotto, e addirittura potenziato con uno stabilimento in Polonia. Avevano dichiarato la previsione di aumento dei volumi produttivi del 5% tra il 2008 e il 2010. Per questo, l’ipotesi di chiusura per i 650 lavoratori, e per il sindacato, è davvero un colpo durissimo.

 

4/2/2009                          Ufficio Stampa Uilm