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CONCILIAZIONI ALLA THYSSEN KRUPP – L’INTERVENTO DI PEVERATI

Questa mattina alcuni giornali puntavano il dito contro i verbali di conciliazione alla Thyssen Krupp. Inevitabile la presa di posizione del segretario Maurizio Peverati.

“Si, in futuro andrò io stesso a firmare i verbali di conciliazione tra lavoratori e Thyssen Krupp perché sono talmente tranquillo, talmente a posto con la coscienza, che non lascerò che sia più il mio funzionario da solo ad adempiere a questo compito! Se fino ad ieri i preposti a firmare tali conciliazioni (uguali da due anni a questa parte) erano solo i funzionari territoriali Fim-Fiom-Uilm Carletti, Carbonio, Rizzetto bè, d’ora in poi ci sarà in persona anche un segretario generale, il sottoscritto. Perché il sindacato ha un ruolo: fare il bene dei lavoratori e non farsi pubblicità e in tutto questo ci vuole un estremo senso di concretezza. La Uilm anche da sola si costituirà parte civile nel processo Thyssen Krupp ma contemporaneamente aveva, ed ha, il dovere di assistere quei lavoratori che desideravano definire velocemente ogni questione con l’azienda. Perché non si possono illudere i lavoratori sulle aspettative economiche del procedimento penale contro la Thyssen Krupp. Il processo si fa per rafforzare le procedure di sicurezza, per sancire un principio ma gli avvocati sono stati chiari: i risarcimenti, se si otterranno, saranno collegati solo ai danni non patrimoniali e pertanto difficilmente potranno essere di entità rilevante. Ma non è il risarcimento economico l’obiettivo, sia chiaro, ma ribadire un principio, tutelare i futuri lavoratori che si troveranno nella stessa situazione, salvare vite future! Per questo la  Uilm è pronta a costituirsi parte civile e andrà avanti nonostante qualcuno voglia fraintendere. E andremo avanti invitando i colleghi di Fim e Fiom a fare attenzione perché se un lavoratore decide di conciliare, ottenendo una somma di denaro, non è per svendere i “principi” ma perché evidentemente ne ha concretamente bisogno. Allora il sindacato è tenuto ad assisterlo e invito sempre Fim e Fiom a ricordare, per esempio, che le tre Organizzazioni Sindacali hanno perfezionato la decisione di costituirsi parte civile in una riunione avvenuta con tutti gli avvocati solo tre settimane fa, quando oramai una parte delle conciliazioni era perfezionata. E non scordiamoci anche che quelle conciliazioni sono standard, in uso anche alla Thyssen da due anni, e che il lavoratore ha il diritto per optarvi e il sindacato ha il dovere di non lasciare il lavoratore solo in questa scelta che, so già, prenderanno ancora in tanti, in barba a chi vorrebbe strumentalizzare una decisione personale che nulla toglie alla possibilità degli altri, e dei sindacati, la Uilm per prima, di costituirsi parte civile”.

9/4/2008

                                               Ufficio stampa Uilm