FAMIGLIE
THYSSEN: LA SOLIDARIETA’ NON SIA A SENSO UNICO!
Il primo luglio è cominciato il processo contro la Thyssen
Krupp. Alle ore 9.30, ora di inizio dell’udienza il nostro segretario
Maurizio Peverati è stato pesantemente contestato dal delegato Fiom
Ciro Argentino e da un gruppo di sostenitori. Un fatto oltremodo
increscioso. La contestazione nasce dalla critica all’assistenza, data
dal sindacato, ai lavoratori che hanno optato per la conciliazione con
l’azienda Thyssen Krupp.
Peverati
sulle contestazioni, alle agenzie giornalistiche ha dichiarato:
“L’atteggiamento di Argentino è deplorevole anche perché il sindacato ha
il dovere, e non la scelta, di assistere i lavoratori che abbiano
necessità di arrivare ad una transazione con l’azienda. Transazioni che,
ricordo, hanno firmato anche Fiom e Fim e non solo la Uilm. Forse
qualcuno non ha ancora capito che la campagna elettorale è finita e che,
parlando di morti sul lavoro, ci vorrebbe un comportamento più serio e
rispettoso”
Poi
Peverati ha lanciato un messaggio alle famiglie dei deceduti: “Ritengo
plausibile che le famiglie abbiano trovato una transazione anche se
l’emotività avrebbe suggerito altro. Invece credo che abbiano fatto
bene perché prima o poi bisogna avere il coraggio di dare un taglio a
questo avvenimento che provoca solo dolore. Quelle famiglie devono
andare avanti, ne hanno diritto. Però sono altrettanto convinto che la
solidarietà dimostrata dai cittadini e lavoratori nei confronti delle
famiglie della Thyssen non possa essere una solidarietà a senso unico e
spero che le stesse famiglie devolveranno una parte importante di cosa
ricevuto, in solidarietà agli altri morti sul lavoro, ad esempio
devolvendo una parte al fondo Cgil-Cisl-Uil istituito proprio per dare
voce a tutte le vittime sul lavoro, soprattutto a quelle meno note e
dimenticate, purtroppo, da tutti”
3/7/2008
Ufficio stampa Uilm
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