HOME PAGE

                                                               

LA VEDOVA DI LAURINO DICE SI ALL’APPELLO UILM!

Un gesto importante, che lascerà il segno, soprattutto in chi come noi della Uilm, crede che la solidarietà sia alla base di tutto. Tramite il giornale “La Stampa” Sabina, le vedova di Angelo Laurino, ha accolto l’appello del segretario Uilm Maurizio Peverati a devolvere una parte di quanto ricevuto nelle varie donazioni anche alle altre vittime del lavoro. Intento ribadito anche nella trasmissione televisiva di Videogruppo trasmessa mercoledì 2 luglio alle ore 19.30 con in studio anche il nostro segretario Maurizio Peverati. Tutto nasce dalle dichiarazioni di Peverati che martedì 1 luglio, giorno di inizio del processo alla Thyssen, aveva dichiarato che la solidarietà non può essere a senso unico e che, se era condivisibile che le famiglie rinunciassero a costituirsi parte civile per garantire un futuro economico ai superstiti, altrettanto plausibile era che le stesse famiglie, che tanta solidarietà hanno avuto da tutti, ricambiassero verso chi invece è stato purtroppo dimenticato. La Laurino, madre di due figli, non se lo è fatto dire due volte e con una incredibile forza d’animo ha dichiarato: “Io ci sto. Quelli sono soldi “sporchi” (pieni di dolore) li abbiamo accettati quasi per dovere. Ovviamente posso cedere solo una porzione della mia quota. Quella dei miei due figli Fabrizio e Noemi non si tocca. Oppure, se tutti fossero d’accordo, potremmo devolvere buona parte del milione e mezzo raccolto dai sindacati”.  Prosegue l’articolo della stampa con parole che rimarranno impresse nella nostra memoria: “Non è una donna ricca Sabina e neppure lo diventerà grazie all’accordo siglato con la Thyssen (13 milioni di euro da dividere tra le famiglie). La frazione assegnata alla famiglia Laurino è da dividere in otto. Eppure lei crede nella solidarietà e nella proposta del sindacalista Uilm”. Parole che hanno commosso Maria Chicco, vedova di Massimiliano Manuello, morto a Fossano che ha detto: “Comprendo l’angoscia delle famiglie Thyssen  ma garantisco che ci siamo passati anche noi. Anche per noi non è finita, solo che siamo stati dimenticati da tutti. Un aiuto economico sarebbe non solo prezioso ma vitale”. La Uilm, tutta, è con loro, e con tutte le vittime del lavoro tragicamente dimenticate.  

3/7/2008                                           Ufficio stampa Uilm