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RIFORMA DELLE PENSIONI: SI VOTA SI

(intervista a Maurizio Peverati)

L’assemblea dei lavoratori a Mirafiori di lunedì 1 ottobre, che ha visto la presenza del nostro segretario nazionale Luigi Angeletti, ha segnato un punto di svolta. Il risalto avuto a livello nazionale, indica che a Torino è stato lanciato un messaggio fondamentale. Mentre si avvicina il referendum il nostro segretario torinese, Maurizio Peverati, fa un ultima, necessaria, dichiarazione di voto.

L’assemblea a Mirafiori?

E’ andata oltre ogni previsione. Angeletti è stato applaudito per essere l’unico segretario generale che ha avuto il coraggio di spiegare ai lavoratori la scelta del si. C’è stato qualche fischio. E’ comprensibile, qualcuno ha dissentito. Però ha compensato la soddisfazione di assistere a scene di grande democrazia, come quel delegato Fiom che ha dichiarato di votare si chiedendo rispetto per tutte le opinioni. O come i sostenitori del no, che però hanno  applaudito Angeletti per il coraggio dimostrato presentandosi, da solo, in assemblea.

Il messaggio più importante che è emerso?

Questo accordo per la prima volta da e non toglie nulla. Niente è stato barattato, nessuno ha perso niente. Ovviamente noi metalmeccanici ci saremmo aspettati di più, è un dato di fatto che molte cose vadano ancora migliorate.

 

Dunque critici ancora su alcuni punti. Che indicazione di voto darete?

Ogni lavoratore è libero di scegliere ma io darò indicazione di voto favorevole. Questo accordo è importante perché ribadisce il ruolo del sindacato confederale staccandolo dalle sorti del Governo.

Si spieghi meglio.

Altri sindacati hanno affermato che votare si avrebbe evitato la caduta del Governo. E’ una considerazione sbagliata. A me tutto ciò non interessa. Ribalterei la questione. Oggi alcune forze politiche tentano di minare un accordo firmato da tutti i sindacati, Cgil-Cisl-Uil rimandando alcuni punti a dopo il varo della finanziaria. E’ inaccettabile che la politica cerchi di minare quello che è un ruolo sindacale. Ma allora, noi cosa ci stiamo a fare?  

Angeletti ha sinteticamente spiegato alcuni aspetti positivi della riforma quali?

Si. Innanzitutto si bloccherà l’applicazione della legge Maroni. Non dimentichiamo che se non si ratificherà l’accordo essa verrà applicata il primo di gennaio 2008. Molte categorie avranno vantaggi. I giovani, che fino ad oggi avrebbero avuto meno del 50 per cento di pensione rispetto all’ultima retribuzione avranno invece circa il 70 (comprendendo la pensione integrativa). Il premio di risultato sarà detassato. I lavori usuranti definiti, ad esempio.

Però non pare completamente sereno vero?

Esatto. Mi preoccupa la finanziaria che, come nel 2006, è eccessivamente penalizzante per le famiglie e i lavoratori. Speriamo che non cali il silenzio dell’anno scorso dove solo noi metalmeccanici della Uilm Piemonte ci siamo distinti scioperando. Era per un motivo giusto, a distanza di un anno le conseguenze si sono ben viste…Spero che quest’anno vada in modo differente.

Angeletti ha detto che se la finanziaria rimarrà simile alla bozza presentata ci saranno sorprese.

E mi auguro sia effettivamente così. La Uil è pronta. Vedremo gli altri.

03/10/2007                                              Segr. Reg. Uilm Piemonte  Maurizio Peverati