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NO AGLI SCIOPERI LAVA-COSCIENZA!

 

Di Maurizio Peverati

Ieri un lavoratore della Fiat, Sebastiano Calarco, è stato gravemente ferito mentre svolgeva il suo lavoro come manutentore. Alle ore 16.30 diverse agenzie di stampa nazionali riportavano la notizia che la Uilm non aveva partecipato allo sciopero indetto invece da Fim, Fiom e Fismic. Era vero! Ho dichiarato  che scioperare per  scioperare non e’ il modo corretto di garantire la sicurezza nei posti di lavoro. Siamo stanchi di assistere alle solite dinamiche, di dover scegliere solamente con quale sistema lavarsi la coscienza. Non abbiamo rifiutato di fare “uno” sciopero ma abbiamo deciso di non fare “quello” sciopero (lava-coscienza) e nello stesso momento poniamo a Fim e Fiom l’esigenza di dare vita ad una grande iniziativa, una giornata sul tema della sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro, indicendo anche una mobilitazione di 4 ore capace di dare una vera svolta all’indifferenza di chi quei problemi e’ chiamato a risolvere. So per esperienza che in questi casi lo sciopero diventa un’azione automatica, dopo cala nuovamente il silenzio sul vero problema, come garantire la sicurezza e come far applicare correttamente le norme di prevenzione da parte dell’azienda e anche dei lavoratori. Non abbiamo rifiutato per mancanza di solidarietà ma al contrario perché non vogliamo che questo grave fatto venga, come al solito, subito dimenticato. “Di lavoro non si può morire” lo avevamo detto al primo maggio, lo ribadiamo con forza ora.

 

LA NOTIZIA  BATTUTA DALLE AGENZIE ALLE ORE 16:37

FIAT: PEVERATI (UILM), SCIOPERO NON GARANTISCE SICUREZZA SUL LAVORO PRESA DI POSIZIONE DOPO INFORTUNIO A CARROZZERIE Torino, 5 nov. - (Adnkronos) - ''Scioperare per scioperare non e' il modo corretto di garantire la sicurezza nei posti di lavoro''. Lo sottolinea il segretario regionale della Uilm Piemonte, Maurizio Peverati, che spiega perche' il sindacato non ha aderito all'astensione di un'ora dal lavoro programmato per questa mattina alle Carrozzerie da Fim, Fiom, Ugl e Fismic a seguito dell'infortunio accaduto ad un operaio addetto all'avvio degli impianti. ''Non abbiamo rifiutato di fare 'uno' sciopero - spiega - ma abbiamo deciso di non fare 'quello' sciopero 'lava-coscienza'.Non abbiamo rifiutato per mancanza di solidarieta' ma al contrario perche' non vogliamo che questo grave fatto venga, come al solito, subito dimenticato. Per questo - conclude - invitiamo Fim e Fiom a promuovere una giornata sul tema della sicurezza all'interno dei luoghi di lavoro, indicendo anche una mobilitazione di 4 ore capace di dare una vera svolta all'indifferenza di chi quei problemi e' chiamato a risolvere''. (Rre-Abr/Pe/Adnkronos) 05-NOV-07 16:37 6/11/2007