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SI RICONVERTE LA FONDERIA TEKSID DI CRESCENTINO

 

Le aree verranno trasformate ad uso logistico. Saranno presenti diversi operatori del settore. Si stoppa pertanto la produzione di getti di ghisa. Marchiata Teksid rimarrà solo la direzione generale, insomma, un “presidio” che occuperà 137 dei 600 lavoratori attualmente presenti.  Il dato positivo è che nessuno perderà il posto di lavoro. Chi vorrà potrà rimanere nel polo logistico, gli altri saranno ricollocati tutti in Fiat, circa 450 in totale. I rimanenti verranno collocati in mobilità lunga e traghettati alla pensione. Vediamo un po’ di capire i motivi che hanno portato a questa situazione. La causa va ricercata nei profondi mutamenti a livello globale nel settore delle fonderie, che in Europa hanno portato ad una pericolosa inversione di tendenza ( l’offerta è superiore alla produzione e ciò  genera elevata competitività, di rimando portando a riduzioni ampie sui margini di guadagno), anche lo stabilimento Teksid di Crescentino ha deciso di riconvertire la produzione: “Il trend in discesa durava oramai da molti anni – ha detto il segretario Gian Franco Verdini – L’azienda aveva investito cospicuamente nel settore dell’automazione ma senza riuscire a risalire. Purtroppo a partire dal 1998 una profonda crisi ha comportato contrazioni nelle richieste dei principali clienti dello stabilimento (Fiat, Iveco, Deutz, Toyota). In passato aveva già chiuso la linea produttiva di Carmagnola, la produzione era passata a Crescentino, erano state vendute anche le fonderie di Rovigo. Insomma, per la storica Teksid, nata nel 1973, questo è un punto di svolta”.

I cambiamenti globali, per una volta, non influiranno negativamente sulla forza lavoro. Tutti gli operai potranno mantener il loro posto: “Quello firmato il 6 di marzo è un ottimo accordo – dice Verdini – Proprio  perché permette di attutire le ricadute di questa riconversione. La produzione muterà ma le risorse sul territorio, intese  come valore aggiunto per la collettività,  rimarranno le stesse”.

 

7/3/2007                                                Segr. Reg. Uilm Piemonte