RICHIO CHIUSURA PER LA GPC

MA CRISI ANCHE PER ALTRE 15 AZIENDE SIMILARI

E’ a rischio chiusura la Gpc di Poirino che produce filtri motore e filtri aria per il settore automobilistico. La proprietà ha comunicato, anche in assemblea con i lavoratori, di aver subito un grave calo di produzione (600 mila euro di passivo).

E’ a rischio il futuro dei 35 dipendenti. Per 7 di loro è stata aperta la procedura di mobilità. L’intento è di sgravare dai costi, per quanto possibile, la struttura per salvarla.

Il funzionario Giovanni Di Lauro ha infatti spiegato: “Quando una ditta familiare rischia la chiusura a volte, per le troppe difficoltà, gli imprenditori decidono di semplificare la situazione chiudendo. Noi vogliamo scongiurare questa ipotesi venendo incontro, per quanto è possibile. L’apertura della mobilità per sette persone è una soluzione che scegliamo con grande rimpianto, ma si spera così facendo di salvare i lavoratori rimasti. Una cosa è certa, non è ravvisabile nell’azienda nessuna colpa per il calo di produzione imputabile a logiche di mercato assai concorrenziale”.

Qui sta il punto. Di Lauro si dice infatti preoccupato per il futuro di almeno altre 15 aziende del chierese e moncalierese: “Tutte realtà con meno di 30 dipendenti. Purtroppo i loro fatturati sono in calo perché le commesse vengono concentrate verso centri di produzione maggiori. Si rischiano due conseguenze dirette: la chiusura e il trasferimento, per annessione delle produzioni, con gli stabilimenti collegati. Luoghi sempre distanti almeno 100 km”

La Uilm si è posta l’obiettivo di tutelare i posti di lavoro di questi dipendenti partendo da un comportamento responsabile: “Quando la crisi non dipende da malafede dei titolari allora il sindacato ha non solo l’obiettivo di salvare i lavoratori ma anche quello di contribuire, con trattative intelligenti, alla sopravvivenza di queste piccole aziende che sono la ricchezza del nostro territorio”.

26/3/2007                                                          Segr. Reg. Uilm Piemonte