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80 MILIONI DI EURO PER SALVARE BERTONE: O NO?

Dopo due rinvii dell’incontro ed una attesa snervante il brutto epilogo. Bisognerà ancora aspettare per sapere che futuro hanno i lavoratori della Bertone. L’incontro di ieri sera con la proprietà, avvenuto con la mediazione della Regione Piemonte, non ha portato elementi utili. Tante ipotesi, questo si, ma nulla di concreto. Il direttore della storica carrozzeria, Vincenzo Tutino, ha nuovamente preso tempo, questa è la realtà.  Il funzionario Giuseppe Anfuso spiega: "Si è parlato di voler mettere in produzione, in un futuro non specificato, una nuova vettura (parallela alla produzione di camper). Servirebbero 60 milioni di eu

ro. Altri 20 milioni per produrre, per l'appunto, i camper. Nessuna tempistica certa, nessuna specificazione sul numero di lavoratori coinvolti, nè certezze di potercela fare, e neppure un piano industriale. Intenti nebulosi che ci fanno arrivare a fine mese gravemente preoccupati per il futuro dei lavoratori. Di molti propositi un fatto mi è chiaro: ciò che non è stato fatto in 4 anni non potrà essere recuperato solo in 20 giorni”.                             

Anche il segretario Maurizio Peverati è stato drastico al riguardo e al giornalista di Repubblica Diego Longhin ha dichiarato: “Dopo questo incontro siamo sempre più preoccupati, i tempi sono così stretti che non ci resta che auspicare un miracolo”. Per questo la Uilm ha chiesto immediatamente alla Regione Piemonte di dialogare con Fiat e Pininfarina e Mac per un piano di ricollocazione. Un ultimo commento: dopo due rinvii e tanti studi da parte della società ci saremmo accontentati di dichiarazioni meno “importanti” ma più concrete. E’ meglio un piccolo passo, ma certo, che molti propositi senza nessuna certezza. 

 

Segr. Reg. Uilm Piemonte