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SCIOPERO SULLA RIFORMA DELLE PENSIONI

 

Fiom e Uilm hanno indetto una giornata di mobilitazione, la cui data verrà comunicata a breve, sul tema della riforma delle pensioni. Dichiara Maurizio Peverati: “A dicembre la Uilm aveva scioperato contro la Finanziaria che, nei fatti, penalizzava le famiglie ed i lavoratori in forma inaccettabile. Oggi scioperiamo per la riforma delle pensioni anch’essa estremamente penalizzante per i soggetti più deboli e per le nuove generazioni. Con soddisfazione le nostre preoccupazioni sono diventate anche di altri.  Vuol dire che una parte del sindacato condivide le nostre sensazioni, le nostre gravi preoccupazioni nei confronti delle strategie di questo Governo. La riforma proposta non dà risposte adeguate alla società, non tiene in conto i lavori usuranti, non tiene in conto il delicato ruolo delle donne e non offre nemmeno garanzie di una vita dignitosa perché abbassa, nei fatti, il reddito finale che otterrà il lavoratore in pensione. Non si può sanare il nostro sistema pensionistico sacrificando i nostri figli e il loro diritto alla pensione! Questo lo ribadiremo sempre e invitiamo al Governo, prima di creare altre ingiustizie, a sanare quelle esistenti. Ad esempio discutendo dell’aumento delle pensioni minime e della definizione dei lavori usuranti”

 

Di seguto pubblichiamo il documento unitario

 

 

 

GIORNATA DI MOBILITAZIONE

SULLA RIFORMA DELLE PENSIONI

 

In previsione dell’incontro tra Governo Cgil-Cisl-Uil sulla riforma delle pensioni le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici Fiom-Uilm preoccupate che tale riforma colpisca negativamente i lavoratori proclamano, in coincidenza con la ripresa della trattativa, una giornata di mobilitazione con sciopero per rafforzare il tavolo negoziale nei confronti del Governo.

 

Al Governo uniti ribadiamo che lo scalone va eliminato senza nessun surrogato, né scalini né scaloni.

 

No quindi alla modifica dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo, che riducono gli importi medi dei trattamenti pensionistici.

 

Si all’innalzamento delle pensioni minime.

 

Riteniamo che salvaguardare le nuove generazioni, e il loro diritto alla pensione, sia il nostro obiettivo primario. Non possono esistere differenze generazionali così forti. Il lavoro dopo una certa età anagrafica è improponibile. Tutti hanno diritto, dopo una certa età, ad un riposo dignitoso ottenuto grazie al sacrificio del versamento contributivo.

Nessun Governo deve intaccare questi fondamentali diritti. E nessuno può decidere contro il parere delle lavoratrici e dei lavoratori.

 

 

FIOM E UILM SI MOBILITERANNO AL FINE DI TUTELARE AL MEGLIO LA PARTE PIU’ DEBOLE DEL PAESE