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MOBILITA’ BLOCCATA ALLA MECAPLAST

 

Il 25 giugno è stato perfezionato l’accordo alla Mecaplast che ha modificato la procedura di mobilità  annunciata, senza preavviso, dall’azienda. Dopo una lunga discussione si è ottenuto di procedere a mobilità solo su base volontaria e con incentivo. Una situazione ben diversa dagli annunci fatti la scorsa settimana che avevano gettato nel panico le maestranze. Facciamo un passo indietro: a fronte di una crisi dei prodotti il gruppo Mecaplast aveva annunciato mobilità sia allo stabilimento di Moncalieri sia allo stabilimento Aires di Beinasco. Le due procedure avrebbero dovuto camminare in parallelo. All’improvviso però la Proprietà aveva deciso di revocare la mobilità alla Aires confermandola invece alla Mecaplast. Un comportamento inammissibile: non possono esistere lavoratori di serie “A” e altri di serie “B”! Questo la Uilm l’ha ribadito fin dall’inizio: “Non si può scegliere di licenziare solo in base allo stabilimento di appartenenza – Hanno detto il nostro funzionario Giovanni Di Lauro (foto a lato) e il segretario Marco Mascarella – In un gruppo industriale bisogna ragionare con una logica diversa, in base alle professionalità specifiche e ai ruoli nel complesso”.   Il 25, dopo lunghissima trattativa, è stato finalmente siglato l’accordo che rappresenta una vittoria decisiva per il nostro sindacato. Si è infatti stabilito che la mobilità sarà solo su base volontaria e con incentivi privilegiando ovviamente chi è prossimo al pensionamento con strumenti che lo traghettino verso questo traguardo. Importante aver stabilito che, in caso di aumento dei volumi produttivi, saranno privilegiati nelle assunzioni, i lavoratori che hanno già operato in passato per il gruppo Mecaplast. Un passo in più verso la lotta al precariato.  Ma soprattutto, e questa è il grande risultato ottenuto, che il gruppo intero (quindi anche la Aires) condividerà il percorso di cassa integrazione straordinaria ribadendo che, anche nelle difficoltà tutti i lavoratori di uno stesso gruppo industriale hanno gli stessi identici diritti. La disponibilità ad addivenire (anche se all’ultimo) ad un buon accordo negli interessi dei lavoraratori, ha rigettato le basi di un solido dialogo con la proprietà della Mecaplast. Un fatto di cui non possiamo che essere soddisfatti.

 

26/6/2007                             Segr. Reg. Uilm Piemonte