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100 MILA IN PIAZZA PER IL PRIMO MAGGIO

Un mare di lavoratori e sindacalisti provenienti da tutta Italia si è dato appuntamento il primo di maggio a Torino, città simbolo del lavoro e della recente ripresa industriale.
Una folla colorata, eterogenea, con forti ideali, con l’obiettivo di dimostrare che il primo maggio non è solo una festività ma un appuntamento importante per i diritti dei lavoratori. Difatti il segretario Dario Basso, presente alle manifestazioni assieme ad altri circa 1000 delegati Uilm ha affermato: “Non è solo una ricorrenza per riposarsi, nè un giorno allegorico. Si, ci sono i concerti, momenti di grande impatto mediatico, ma il primo maggio ha un significato che va oltre. Parla di diritti, di conquiste sindacali, di obiettivi che vogliamo ancora raggiungere per dare dignità alla classe operaia e a tutti i lavoratori”.  Erano presenti i tre segretari confederali.

Il nostro, Luigi Angeletti, si è soffermato ad analizzare quella che è una piaga sociale: le morti bianche sul lavoro. Soprattutto nel settore dell’edilizia, non c’è giorno che qualcuno non faccia ritorno a casa scatenando, ogni volta, interrogativi fondamentali: “E’ giusto morire di lavoro?” ha chiesto Angeletti con tono provocatorio. No, non lo è. Cento mila persone l’hanno ribadito con il loro impegno e la loro presenza in piazza.

Altri argomenti importanti sono passati forse in seconda linea, la Uilm con Dario Basso li vuole però ribadire: “Le pensioni, la riforma del welfare ovvero dello stato sociale. Non possiamo dimenticarci che sono queste le sfide che ci attendono da qui a breve. Non si tratta di ipotesi futuristiche ma di cambiamenti che sono in atto. A che età andare in pensione? Con quali diritti? Quali sono i lavori usuranti? Che ruolo deve avere lo stato per la tutela sociale? La flessibilità può essere governata? Interrogativi del primo maggio. Fra un anno, per forza di cose, dovremo aver trovato una risposta. La cosa fondamentale? Che i lavoratori e  i sindacati siano protagonisti di queste scelte. Le premesse ci sono: cento mila in piazza vuol dire che l’Italia del mondo del lavoro si è mobilitata, che è attenta ai suoi diritti, che è partecipe e Torino, ancora una volta ne è stata protagonista”.
Alle manifestazioni la Uilm ha visto partecipare in grande numero anche i delegati di Alessandria, Cuneo, Vercelli e Ivrea oltre che a delegazioni di tutta Italia. Grazie per esserci stati e, appuntamento al prossimo primo maggio!

2/5/2007            Segr. Reg. Uilm Piemonte