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100 MILA IN
PIAZZA PER IL PRIMO MAGGIO
Un mare di lavoratori e
sindacalisti provenienti da tutta Italia si è dato appuntamento il primo di
maggio a Torino, città simbolo del lavoro e della recente ripresa
industriale. Il nostro, Luigi Angeletti, si è soffermato ad analizzare quella che è una piaga sociale: le morti bianche sul lavoro. Soprattutto nel settore dell’edilizia, non c’è giorno che qualcuno non faccia ritorno a casa scatenando, ogni volta, interrogativi fondamentali: “E’ giusto morire di lavoro?” ha chiesto Angeletti con tono provocatorio. No, non lo è. Cento mila persone l’hanno ribadito con il loro impegno e la loro presenza in piazza. Altri argomenti importanti sono
passati forse in seconda linea, la Uilm con Dario Basso li vuole però
ribadire: “Le pensioni, la riforma del welfare ovvero dello stato sociale.
Non possiamo dimenticarci che sono queste le sfide che ci attendono da qui a
breve. Non si tratta di ipotesi futuristiche ma di cambiamenti che sono in
atto. A che età andare in pensione? Con quali diritti? Quali sono i lavori
usuranti? Che ruolo deve avere lo stato per la tutela sociale? La
flessibilità può essere governata? Interrogativi del primo maggio. Fra un
anno, per forza di cose, dovremo aver trovato una risposta. La cosa
fondamentale? Che i lavoratori e i sindacati siano protagonisti di queste
scelte. Le premesse ci sono: cento mila in piazza vuol dire che l’Italia del
mondo del lavoro si è mobilitata, che è attenta ai suoi diritti, che è
partecipe e Torino, ancora una volta ne è stata protagonista”. 2/5/2007 Segr. Reg. Uilm Piemonte |