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METALMECCANICI: IL RINNOVO DEL CONTRATTO

 

 

DICHIARAZIONI A PIEMONTE REPORT

Rinnovo del contratto. Una discussione avviata dopo numerosi e travagliati incontri tra le segreterie nazionali. Mi ha stupito notare che per la prima volta nella storia c’è stata un’inversione di tendenza: si è cominciato a parlare di salario prima ancora di aver definito la questione normativa. Incomprensibile dal mio punto di vista. Le posizioni delle tre organizzazioni sindacali, neanche a dirlo, sono molto distanti l’una dalle altre. Le tre proposte economiche si diversificano notevolmente. Se Fim ritiene valido un aumento che va dai 90 ai 100 euro, se Fiom dichiara che ne servono più di 130, la Uilm ne chiede 152. Una cifra che è nata dopo una lunga discussione con i vertici nazionali ed in cui Torino ha avuto un ruolo importante. Su cosa si basa questa richiesta? Su dati concreti! Questo è importante ribadirlo, perché non si possono “sparare” cifre a caso, bisogna ragionare prima di esplicitare certe idee su tutti i giornali nazionali... Ignoro la logica che ha mosso gli altri due sindacalisti (soprattutto la Fim). Dal canto nostro abbiamo tre motivazioni importanti per aver chiesto 152 euro. La prima è che la busta paga reale di un metalmeccanico è scesa del 30 per cento in dieci anni e che l’accordo del luglio 1993 è oramai obsoleto, non più capace di dare una reale lettura dell’andamento inflazionistico. La seconda è che questa Legge Finanziaria ha contribuito notevolmente ad aumentare lo scarto tra potere d’acquisto e salario reale. Il terzo motivo riguarda quel 70% di aziende che non hanno avuto vantaggi reali dalla contrattazione di secondo livello. Mi auspico quindi che, come si sono trovati punti di incontro sulle regole, si affrontino le questioni normative trovando convergenze che ci permettano di accantonare, per il momento, la mera questione salariale. Fim, Fiom e Uilm devono portare a casa, insieme, risultati importanti come l’inquadramento unico per altro già concordato nel contratto separato del 2003, la soluzione del precariato e la creazione di un fondo per l’assistenza sanitaria.

 

27/2/2007                                         Segr. Reg. Uilm Piemonte M. Peverati