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FIOM, NON E’ MAI TROPPO TARDI….

La Uilm è disponibile a dare tessere onorarie a chi ha avuto la capacità, nel giro di due mesi, di dire tutto e il contrario di tutto. Come il segretario della Fiom Giorgio Airaudo che ieri si è allineato sulle nostre posizioni contro la finanziaria. Peccato che non lo abbia fatto due mesi fa, quando avevamo proposto addirittura uno sciopero, a Fim e Fiom nazionali, contro il modo indegno di recuperare soldi sempre e solo tra la povera gente, risposta dataci: nulla di fatto.

La Uilm di Torino vivendo con i piedi per terra e con la consapevolezza che i debiti del paese ancora una volta li pagheranno i lavoratori ha manifestato con loro e ha avuto ragione con oltre il 35 per cento di adesioni nonostante la parola d’ordine della Fiom fosse di non partecipare. Cosa è cambiato oggi per loro, perché Airaudo ieri ha urlato su tutti i giornali contro il Governo che fino a ieri aveva difeso? Probabilmente ha capito che essere la cinghia di traino del partito significa essere imbavagliati anche sulle questioni più importanti: il costo del pane, la benzina, la tarsu, i bolli auto, le addizionali Irpef, l’Ici, i tichets, e tante altre cose che continuano a colpire sempre i più deboli. Solo i ricchi piangono…dal ridere e credo che da qualche mese la Fiom, con i propri silenzi in materia abbia contribuito in maniera sostanziale non solo a farli ridere ma addirittura a farli sbellicare. Solo un mese fa dichiarava che per far perdere due ore di salario alla gente con uno sciopero era immorale, strano detto da Airaudo che può essere candidato all’oscar degli scioperi inutili. Ora, questo repentino cambio di opinioni ci ha quasi convinto della sua redenzione.

La Uilm continua a perseguire strada dell’equità, senza cambiare opinione ad ogni giro di boa politico. Nonostante tutto siamo felici  che insieme a noi adesso si siano schierati anche i “pentiti”, quelli che prima corteggiavano la politica e solo all’ultimo, perdendo consensi, hanno cambiato idea per non affondare. Ci auspichiamo però che questo pentitismo sia in vero favore dei più deboli e non di interessi di bottega altrimenti i lavoratori verranno traditi due volte. 

 

MAURIZIO PEVERATI

Segretario regionale Uilm